Tutte Le Sere Incontravo Eric Clapton Al Corso

Ed una sera siamo usciti a fare un giro in fuoristrada sulla neve

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V. Antedoro

V. Antedoro
Allucinazioni Guillain-Barre

Ad aprile 2021 sono finito in terapia intensiva dopo la prima puntura di AstraZeneca. Ci sono stato 21 giorni e negli ultimi giorni ho cominciato ad avere le allucinazioni. Io ed Eric Clapton uscivamo tutte le sere lungo il corso di una ricca località di montagna. Una sera mi invitò a fare un giro sulla neve col suo fuoristrada. Partimmo verso le nove di sera e continuimmo tutta la notte fino al mattino. Il fuoristrada attraversava una distesa bianca infinita ad alta velocità. Eric alla guida ed io passeggero. Sembrava di stare in mezzo alle nuvole. In una notte partendo da un villaggio presumibilmente sulle Alpi in Svizzera eravamo arrivati in Bielorussia. Il fuoristrada correva e correva. E nel mentre EC mi parlava della sua contrarietà alle restrizioni Covid, di come si sentiva frustrato per non potersi più esibire e di quanto fosse sbagliato quello che stava facendo il governo. Ad un certo punto mi confessò che era molto depresso per la perdita della compagna e che stava soffrendo molto.

Questo è quello che mi ricordo delle mie allucinazioni in TI.

Quando poi sono stato svezzato dall’ossigeno e durante la mia riabilitazione a settembre EC mediante un intervista prende pubblica posizione contro le restrizioni e racconta che proprio in aprile 2021 anche lui dopo la prima dose di AstraZeneca si é sentito male. Nonostante i dubbi spinto dalle circostanze dopo i canonici 20 giorni ha fatto la seconda dose che gli ha dato il colpo di grazia. Una paralisi completa alle mani e alle braccia e il riacutizzarsi della sua malattia neurologica precedentemente diagnosticata. Dolori terribili e nessuna assistenza medica.

Per queste pubbliche posizioni EC ha dichiarato di essere stato ostracizzato in famiglia e nella società, emarginato dai colleghi ed ha dovuto spesso trattenersi dall’esprimere le sue opinioni per evitare discriminazioni.

Ma vedi un po proprio quello che hanno subito tutti quelli che hanno avuto eventi avversi. Anche lui costretto ad andare in giro con un esenzione scritta su un foglio di carta.

Potrei raccontare di cosa parlavamo la sera sul corso della località sciistica.

Io ho avuto il primo invito da un giornalista che avevo conosciuto all’albergo. Lui sperava di fare un intervista a Eric e visto che io ero un fan pensò bene di invitarmi.

Spesso quelle sere c’era con noi anche uno scrittore americano che aveva appena pubblicato un libro sui suoni apotropaici. Ossia i suoni e i germi musicali originari delle prime comunità umane. Non ricordo il nome del libro ma rammento che era una edizione Adelchi con la copertina in cartoncino rosso.

Una di queste strutture musicali arcaiche è certamente l’I-IV-V del blues. Eric era molto interessato alla cosa e poi mi disse di aver letto di una struttura antichissima che aveva origini proprio in Calabria. In realtà lui aveva letto che era originaria del popolo dei Tirreni che come sappiamo con erano proprio calabresi ma io glielo lasciai dire incuriosito. Ad un certo punto mi disse di immaginare una pignata che bolle accanto al fuoco con coperchio di latta che sbatte sul bordo producendo un suono ritmato. A quel punto Eric intona una canzoncina come una filastrocca che assomiglia proprio a quel suono. Sembrava un vjershë alla lungrese. Lo fermai è lui mi disse: “si è proprio quello che nel corso dei millenni è arrivato fino a noi”.

Durante le allucinazioni non puoi certo controllare la mente. A quel punto mi ritrovo a casa dalla mia amata nonna scomparsa due mesi prima circondato dai parenti. Tutte donne. E zia Chelina che col suo modo di fare sempre sorridente dice “volete sentire una filastrocca che mi ha insegnato mia madre da piccola?”.

Prendete dei piatti. Concentratevi sul rumore che fanno i piatti impilati l’uno sull’altro mentre vengono mossi. Ruotando il piatto in cima alla pila sul piatto inferiore si genera un suono. Zia Chelina fece ruotare i piatti e incomincio con una cantilena in arbëreshe “Moi moi aidemoi ecc ecc.”

Eric Clapton restò estasiato. E forse per questo mi invitò a fare un giro in fuori strada sopra le nuvole bianche attraversando l’Europa fino al nord della Bielorussia.