Grazie a mio suocero (il buon Domenico!) ex dipendente ENEL, quest’oggi ho avuto la possibilità di visitare la centrale idroelettrica del Mucone (I salto) in comune di Acri (CS). La visita è stata autorizzata dall’Enel.
La centrale sfrutta le acque dell’altopiano silano che dal lago Cecita vengono incanalate a circa 1100 metri in una condotta forzata tutta in galleria, per poi giungere sul pozzo piezometrico a strapiombo sulla centrale. Il locale centrale è del tipo in caverna e per raggiungerlo è necessario percorrere una galleria rettilinea lunga più di 900 metri. Il salto è pari a 600 metri mentre la portata complessiva è pari a 20 metri cubi al secondo.
**Novità:_Ecco le foto della costruzione della centrale nel 1951: qui!
La centrale è costituita da due gruppi di potenza da 54 MW ciascuno sul cui asse sono calettate due turbine Pelton per lato, ciascuna del diametro di circa 3 metri. Quando sono in funzione i due gruppi contemporaneamente la potenza complessiva misurata è pari a 100 MW. Le turbine sono costruite dal gruppo Riva e sono per metà interrate.
Il tecnico sig. Angelo che gentilissimo ci ha accolti, ci ha mostrato da prima i gruppi turbina-generatore e poi tutto il quadro elettrico e i dispositivi automatici di comando. Al momento della visita era attivo soltanto un gruppo il quale turbinava 10 metri cubi al secondo (5 metri cubi a girante) e l’indicatore di potenza segnava 42 MW, quindi da un rapido calcolo il rendimento di un solo gruppo è pari al 71%.
La visita è poi proseguita all’esterno nei pressi dello scarico della centrale dove è stata realizzata una vasca di carico che alimenta il secondo salto verso la centrale di Mucone (II salto). Quest’ultima centrale è una centrale ad acqua fluente. Il tecnico ci ha riferito che a causa delle intense piogge di quest’anno l’afflusso di detriti, massi e tronchi d’alberi è stato molto intenso e anche loro hanno grossi problemi con il demanio (settore acque provinciale) per poter eseguire i necessari lavori di ripristino sul greto del fiume. Intanto gli sgrigliatori lavorano a pieno regime.
L’esperienza è sta veramente emozionante. Entrare nelle viscere della terra e visitare un “opificio elettrico” di tale importanza è veramente un esperienza forte da condividere.
Per chi volesse approfondire la storia dello sviluppo elettrico in Calabria e Lucania ho trovato questo link: http://www.centrosocialesaliano.it/elettrificazione_sila.htm
Se invece vuoi conoscere tutto sulla storia di tutte le grandi dighe costruite in Calabria ti consiglio questo libro appena uscito in libreria del prof. Giancarlo Principato del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Unicersità della Calabria, che ha raccolto le informazioni più minuziose e un immenso patrimonio fotografico sulle dighe calabresi:
Legrandi dighe in Calabria
Il libro illustra l'enorme potenziale della Calabria. I principali dati sono stati inseriti in apposite monografie, ognuna arricchita da allegati grafici e da documentazione fotografica che ricordano anche le fasi costruttive. L'appendice finale, inoltre, riporta un elenco cronologico della normativa in materia.
Prezzo: EUR 49.99 - Spedizione gratuita
Marina -
Grazie a chi ha montato il video, mi emoziona vedere il luogo dove mio padre, Natale Gino Dazzi ha lavorato nel lontano 1952. Era arrivato da Belluno e con l’impresa Angelo Farsura partecipava alla realizzazione di questa grande opera. Erano altri tempi, l’Italia viveva una grande ripresa in campo economico,;il lavoro, I sacrifici di tanti lavoratori e grandi Imprese, serie ed affidabili, hanno reso possibile la realizzazione di opere indispensabili di grande ingegneria.. Non dimentichiamo tutto ciò che di bello ed importante è stato realizzato in quei meravigliosi anni'50. Marina Dazzi
Vincenzo Antedoro -
Vero grandi opere. Signora Dazzi Le conserva per caso delle foto da pubblicare?
Marina -
Devo chiedere a mia madre se ne conserva qualcuna. Le farò sapere. M. Dazzi