Guillain-Barré

La mia storia con le vaccinazioni COVID. A futura memoria!

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Vincenzo Antedoro

Vincenzo Antedoro

A fine marzo 2021 sono stato colpito da una grave reazione avversa da vaccino covid Astrazeneca che mi ha portato per 21 giorni in terapia intensiva. Fa male raccontare queste cose ma che rimagano a futura memoria per ricordare tutti i salvatori del genere umano che abbiamo scoperto avere in giro.

La spike aveva fatto il suo effetto

L’esperienza è stata dura dal punto di vista medico visto che avrei potuto lasciarci la pelle. Tramite un catere infilato sul torace una pompa insufflava Ventilax a tre bottiglie alla volta. La vena si otturava e dopo 2-3 ore un infermiera procedeva allo spurgo con un siringone di soluzione fisiologica. Credo fosse almeno mezzo litro. In quel momento di caldo intenso sembrava che provassi un certo sollievo tanto da desiderarne un’altra. Negli ultimi giorni di degenza ho cominciato ad avere delle allucinazioni che mi sembrava di vivere in un telefilm con episodi divertenti ed altri dolorosi. Alcuni talmente dolorosi che gli ultimi giorni hanno dovuto legarmi i polsi alle sbarre del letto altrimenti avrei staccato tutto.

Nel tentativo di estubarmi il dottore mi staccava l’ossigeno e con una pedivella appoggiata sul letto e il cronometro in mano dovevo cercare di pedalare senza andare in affanno. “Dai Vincenzo, dai Vincenzo mantieni la calma, respira con calma!”. Ed io nella mente: “Ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio!”. Ma poi sopraggiungeva l’affanno e mi dovevano rimettere l’ossigeno.

Mia sorella riusciva ad entrare in TI e mi parlava ed io le rispondevo scrivendo le lettere dell’alfabeto sul palmo della mano. Lei è riuscita ad evitarmi la trachotomia che ad un certo punto sembrava necessaria. “Sto cercando di evitarti la trachotomia comunque se te la fanno non è niente non preoccuparti!”. Poi ho scoperto cosa avrebbe comportato la trachotomia quando il mese dopo ad Imola conobbi Giovanni di Bettola che aveva avuto un incidente col trattore ed aveva la tracheotomia.

Quando finalmente sono uscito dalla TI avevo perso 18 kg, non camminavo e col volto completamente bloccato sulla parte sinistra. Prima in riabilitazione a Laurenzano per 15 giorni, poi a Montecatone ad Imola. A Montecatone una grande professionalità ma non era ancora finita. Muovevo le gambe ma non camminavo e soprattutto il volto era bloccato, bevevo dalla cannuccia e parlavo con difficoltà. E il ricordo delle allucinazioni ancora mi assaliva anche se mi dicevo: si ma quei fatti non sono veri erano solo dei sogni.

In ospedale giravno i batteri e per ben due volte ho avuto una ricaduta prendendo una febbre forte a 40 curata con antibiotici endovena in 5 giorni. Alla fine ho preso anche il kbc che mi ha costretto all’isolamento con altri pazienti con lo stesso battere. Attenzioni particolari degli infermieri e mie quando andavo in bagno.

In Ospedale c’erano con me persone con situazioni più gravi delle mie. Persone che sarebbero rimaste sulla sedia a rotelle per sempre. Io almeno potevo ragionevolmente sperare di tornare a camminare visto che la sensibilità agli arti c’era. La preoccupazione era il volto e parlavo con difficoltà. Con la logopedista tutti i giorni davanti allo specchio a sforzare il labbro a muoversi, a corrugare la fronte, alzare un sopraciglio.

Ogni tanto così giusto per gradire la spike faceva il suo lavoro creandomi coaguli di sangue a volte sulle braccia, a volte sulle gambe e non si sa sugli organi interni.

Un primo sollievo

Nel frattempo facevo cateresimi ogni 4-5 ore per svuotare la vescica. Credo di non aver mai avuto la paura di morire ma questa è stata la paura più grande (me la sono fatta sotto! Anzi speravo di farmela sotto! ). Dopo la seconda infezione che mi ha costretto a letto con antibiotici mi avevano rimesso il catetere. Alla garigione lo avrebbero tolto, se avessi ripreso a fare la pipi bene altrimenti invalidità permanente. E li era pieno di gente che faceva catetetismi da sempre. Quel giorni l’infermiere zacchete, in regione Emilia-Romagna usano i cateteri buoni non quelli schifosi in lattice della regione Calabria. In poco tempo ero senza. Ora bisognava aspettare. Bevo un sorso d’acqua. Poca non troppa perchè puo essere controproducente. Comicio a spingere. Piano piano riesco a fare un movimento. La mente si connette al pisello; Ed ah ah un sospiro di sollievo misto ad un sorriso di gioia!

Esercizio attivo e passivo in palestra

Nel frattempo inizio a fare palestra prima passiva e poi man mano sempre più attiva. Tutti i giorni con un impegno e determinazione che non credevo di avere. Iniziavo la mattina con la fisioterapista poi alle 11 iniziava la parte più diffcile: logopedia. Era uno sforzo incredibile. Davanti allo specchio dovevo concentrasmi e provare a corrugare la fronte, muovere un labbro, cercare di sorridere. All’inizio solo delusioni. Ricordo il primo giorno in cui iniziava a notarsi un primo timido movimento. Festa!

A giugno poi la svolta, nel giro di una settimana mi sono rialzato dalla carrozina ed ho comminciato a camminare decentemente. Ore e ore di esercizi fatti anche la domenica, da solo mentre gli altri pazienti riposavano, stavano dando risultati.

Il ritorno a casa. Ma solo per un giorno

Intanto le cose miglioravano. Io a differenza di molti altri pazienti che avevano avuto la vita stravolta da un incidente stradale, un tuffo sbagliato, una caduta avevo la prospettiva di ritornare ad una vita normale. Putroppo però due degli altri 4 Guillane-Barrè che erano con me in riabilitazione non miglioravano ed oggi so che sono rimasti in carrozina. Ma a metà luglio comincio a notare un annebbiamento della vista all’occhio sinistro. Mi mandano in oculistica all’Ospedale di Imola. La giovane oculista dice si c’è un arrossamento ma non si esprime. Comunque per via dei miglioramanti, le dimissioni che erano previste per il 15 agosto vengono anticipate per il 28 luglio. Con tanta gioia saluto tutte le persone fantastiche che avevo conosciuto, pazienti medici, infermieri, fisioterapiste. Passo qualche giorno a Bologna, prenoto il frecciarossa e torno a casa dopo 4 mesi.

Ma intanto l’occhio sinistro peggiorava. No riuscicivo a mettere a fuoco più miente. Il giorno dopo vado dall’oculista e la diagnosi è imfiammazione nervo ottico in corso. La spike stava lavorando ancora. Devi essere ricoverato immediatamante. Con raccomandazione del medico vado altri 20 giorni a Miulli di Acquaviva delle Fonti ad assumere cortisoni per sfiammare il nervo ottico che si era smielinizzato per colpa della spike.

La ripresa, la solitudine e l’inizio delle persecuzioni di stato

A fine agosto esco e decido che se voglio ritornare ad una vita normale devo fare una vita normale. Quindi anche se tutti mi sconsigliano di guidare io il 1° settembre inizio la scuola. Il clima non è dei migliori. Molta finta solidarietà, c’è molta gente che usa le mascherine anche quando è da sola in macchina, la propaganda mediatica sta spingendo, io posso essere un potenziale untore perchè ho fatto una sola dose e gli insegnanti i principi del conformismo si adeguano.

Sono subito costretto ad andare al centro vaccinale per ottenere un greepass per esenzione. I medici quando mi vedono gli prende un colpo, sembra che abbiano visto uno zombie che potrebbe mandarli in galera e mi trattano come un reietto. Fuori c’è la fila delle pecore che vanno al macello ed è meglio evitare di mostrare il risultato del loro lavoro. Sono tutti agitati, devono fare telefonate, devono sentire i superiori, daltronde loro non hanno avuto istruzioni al riguardo bastava fare le punturine, guai a concedere un’esenzione. Poi più punturine facevano e più si pagavano gli eroi. Comunque dopo 2 ore di attesa ottengo un esenzione scritta a penna valida fino al 30 settembre con cui ho dovuto per i mesi a venire litigare con le “guardie” improvvisate che il regime aveva messo a guardia di uffici e negozi. Spesso falliti nella vita che hanno avuto la possibilita di riscatto momentane ed effimero. Nei mesi successivi con circolare ministeriale il sig. Rezza alto dirigente del ministero della salute con circolare ministeriale allungava le esenzioni di altri 30 giorni ma sul documento rimaneva scritto “scade il 30 settembre” e allora dovevi aspettare con patema d’animo il 29-30 che il signore di cui sopra emanasse la circolare per stamparla e mostrarla all’aguzzino di turno con cui dovevi fare discussioni. Il tutto mentre io ero ancora a fare riabilitazione pagando fior di quattrini sia per le gambe ma soprattutto per la logopedia. I buoni stavano salvando il mondo.

E dopo il 15 dicembre il più buono di tutti (la serpe) chiuse la finestra di Overton: Tutti i lavoratori dovevano essere vaccinati tra il giubilo di altri buoni che dovrebbero rapperentare i lavoratori. Se non avevi due punturine a distanza ravvicinata di 15 giorni non potevi lavorare, non potevi mangiare, non potevi prendere un mezzo pubblico, non potevi entrare in un ufficio postale, in un albergo. Ed io ne avevo soltanto una fatta mesi prima. Per i geni del CTS ne avrei dovuto fare altre due ma tanto in quel periodo si parlava di punturine da fare a vita per evitare quello che era diventata una comune influenza. Questi sono i buoni. Io sarei dovuto andare a visita di controllo a Montecatone in gennaio ed ho dovuto annullare. Cosa sarebbe successo se il controllore del treno faceva storie con l’esenzione scritta a penna con scadenza 30 settembre? Mi avrebbe fatto scendere alla prima fermata. E in albergo mi avrebbero fatto entrare? Eravamo in pieno nazismo.

Il 14 mi chiama il dirigente e mi dice che il giorno dopo mi deve sospendere. Io ribatto che ho un esenzione che viene rinnovata di mese in mese con circolare del ministero e mi ricordo le testuali parole: “guarda te lo dico ora che se ti denuncio e ti porto in tribunale ricordati che io non ce l’ho personalmente con te”. Ecco di nuovo i buoni che hanno messo due persone che si stimano uno contro l’altro! Come mi dissero tra le righe chiamando al aministero, i maiali al governo che avevano approvato il decreto non avevano previsto casi come questi e comunque se volevo potevo punturarmi. Per fortuna abbiamo trovato poi una soluzione col medico del lavoro della scuola che con vari escamotage e prescrizioni mi consentiva di entrare a scuola. Ma il clima era terribile. Come gia detto qualche collega non mi voleva accanto.

La cosa più brutta in tutto questo è stato che veramante quasi nessuno degli amici e delle persone che credevo importanti si è fatto sentire. Nessuno è venuto a dirmi guarda che quello che ti sta facendo il governo è una vera porcata. Eppure io ho reso nota la mia situazione anche tramite social. L’unica cosa positiva di questa vicenda è stata la possibilità di scremare i veri amici.

24 febbraio 2022, il COVID non è più un problema

Intanto a gennaio e febbraio la campagna mediatica contro il nemico immaginario e comodo per il politici che si aggira dentro la società continuava a tambur battente. Ma un dubbio cominciava ad insinuarsi in quelli con un QI leggermente sopra la media. Ma solo quelli, certamante non nella collega che aveva paura di me che una volta è stata costretta a prendere l’ascensore con me ed ha tirato fuori una busta di plastica, ha ricoperto la mano ed ha premuto terzo piano. Aveva fatto complessivamente 3 pasticcini si è ammalata 2 o 3 volte. Quella no nessun dubbio. Gli altri quelli con QI leggermente sopra la media che avevano capito che non serve essere virologi per certe cose ma applicare la logica di base stavano comminciando a chiedersi: Ma se ci siamo fatti 2 o 3 shot e ci siamo contaggiati lo stesso anzi alla terza pera era quasi certo che ti ammali allora a che serve il pasticcino? Anche i politici e i giornalisti avevano capito che la cosa non poteva durare a lungo. Ci ha pensato zio Putin che il 24 febbraio attacca l’Ucraina e l’attenzione si sposta all’improvviso tutta li. Ci sono stati ancora strascichi. Speranza ovviamente non voleva mollare l’osso, i giornalisti hanno provato a spremere le ultime gocce ma oramai il circo si è spostato in Ucraina. E ad ottobre il governo più vergognoso della storia che ci ha regalato perle come: “se non di vaccini, ti ammali, muori e fai morire” sostenuto da tutti anche quelli che erano all’opposizione ha dovuto rassegnare le dimissioni.

Elenco cronologico dei post che riguardano le vaccinazioni COVID e la mia vicenda con la Guillain-Barré